Come ogni anno, tiriamo le fila di quello che è stata la prima tra le numerose iniziative promosse da Banco Farmaceutico e certamente la più conosciuta a livello nazionale: la GRF.
Innanzitutto qualche numero, che vi riproponiamo con le due grafiche realizzate per la pagina facebook @Bancofarmaceuticotorino
I risultati però li fanno le persone.
La GRF comprende un iter di lavoro complesso, fatto di procedure, adesioni, moduli, rilevazione di necessità ma, e soprattutto, di relazioni e di motivazioni.
Chi viene in ufficio nei mesi precedenti la giornata spesso ha l'impressione di transitare in un affollatissimo e caotico porto in cui i volontari si alternano per i compiti più disparati: richiedere i moduli di adesione agli enti (non chiediamo di donarci genericamente farmaci, ma vogliamo sapere cosa è necessario per ciascuno), telefonare alle farmacie, caricare i dati sul pc, reclutare i volontari che andranno a coprire i turni di servizio invitando i clienti a donare.
Questa è la parte più delicata, difficile ed anche sorprendente del nostro lavoro.
Che tutti gli anni ci siano numerosissime persone (ormai quasi 1000) che si prendono l'impegno di andare a chiedere a degli sconosciuti di fare un dono a favore di altrettanti sconosciuti è una realtà di straordinaria positività.
Che 246 farmacie ci ospitino a casa propria per sollecitare i propri clienti ad essere solidali con chi cliente non è, è una realtà di straordinaria positività.
Siamo grati a tutti voi: qualsiasi sia la motivazione che ha mosso ciascuno di voi è indubbio che qualcosa di buono e di bello è accaduto nella nostra città.